maipiusole
Secondo i dati forniti dall’ONU, il 70 per cento dei poveri nel mondo sono donne.
Le donne percepiscono il 10 per cento del reddito globale ma sono il doppio degli uomini come forza lavoro, producono l’80 per cento del reddito globale ma posseggono soltanto l’1 per cento della terra; inoltre, le donne sono i tre quarti della popolazione mondiale analfabeta.
Questi dati, aggiunti a quelli dell’ISTAT che dicono che il 32 per cento delle donne in Italia ha subito, durante la propria vita, una violenza fisica o sessuale e che la prima causa di morte dai 16 ai 44 anni è dovuta alla violenza, ci fa pensare che tanto è stato fatto negli ultimi 60 anni ma che c’è ancora molto da lavorare.

Quest’anno per ricordare l’8 marzo l’associazione MAI+SOLE ha allestito una mostra di sagome di donne recanti scritte le violenze subite, storie vere raccolte in tutta Italia su progetto della Regione Piemonte per dar voce alle donne che non possono più parlare.
E’ stata una giornata molto istruttiva, che ci ha aiutate a riflettere su questo grave problema per lo più nascosto tra le mura domestiche.
Al mattino hanno partecipato le scuole con ragazzi e ragazze di 14/15 anni i quali, dopo aver letto le storie scritte sulle sagome, si sono ritrovati con le psicologhe, gli avvocati e i volontari a parlare dei vari tipi di violenza. Sono emerse domande curiose, intelligenti, che facevano capire quanto fossero rimasti colpiti da alcune situazioni. – SEPOLTA VIVA, UCCISA A BASTONATE – insomma, una mattinata di riflessioni importanti.

Nel pomeriggio si è dato il via alla MARATONA di LETTURA: per più di un’ora si sono letti brani di libri, testi di leggi che tutelano la donna, storie vere e, per finire, la splendida poesia di Madre Teresa di Calcutta che incita la donna a non arrendersi mai anche alla fine della vita terrena.
Purtroppo il freddo ha messo a dura prova la resistenza dei passanti che comunque alla vista di tutte quelle sagome non hanno potuto far a meno di fermarsi: si poteva leggere sul loro volto lo stupore per quanto stavano vedendo…
Sono molto soddisfatta: quest’anno per molte donne l’8 marzo non è stato soltanto un giorno da festeggiare in pizzeria con le amiche, ma lo spunto per una profonda riflessione sulla situazione, spesso drammatica, di molte nostra amiche che per paura, pudore, solitudine preferiscono vivere queste tragedie nel silenzio… Vorrei dire che USCIRE dal SILENZIO si PUO’ e che il motto di MAI+SOLE è prevenire, contrastare ed accogliere, proprio per far sì che la donna non si senta maipiusola!!!
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1 Response
  1. Francesca Says:

    Carissime,
    sto navigando e mi sono trovate sulle pagine virtuali di un forum (http://www.sportelloantiviolenza.org/forum/).
    Una ragazza scrive:
    "Sono Sara ho 28 anni, da circa due mesi io e i miei fratelli abbiamo mandato via di casa mio padre...troppo violenza da troppi anni..anzi da sempre..non ricordo un momento sereno a casa mia ma solo il sangue che gelava ogni volta che lui entrava. A noi non ci ha mai sfiorati ma a mia mamma quanto male le ha fatto...ora ci ritroviamo ad affrontare un passato che non si dimentica...fin da piccola io e mie fratelli ci siamo sentiti impotenti...spaventati ...ora siamo grandi ma tristi di qualcosa che ci è stata tolta..rubata...LA NOSTRA INFANZIA...spettatori di uno spettacolo orribile ed ora proviamo ad andare avanti ma siamo nervosi non riusciamo a vivere serenamente...cerco di tranquillizzare loro e mia madre cerco anche di ritrovare me stessa,non sono mai stata fidanzata,non riesco ad avere una relazione serena perchè spesso sono in pensiero perchè non riesco a spiegare i miei alti e bassi da cosa sono dovuti..forse non riuscirò mai ad avere un ragazzo perchè sono troppo complicata e troppo bisognosa di affetto e spavento i ragazzi ma di certo non posso far pagare a loro le lacune del mio passato ...cerco di studiare ma non ci riesco...cerco di andare avanti perchè ho un sogno: diventare magistrato, ma è difficile perchè ogni volta che penso a me stessa e alla mia vita i sensi di colpa mi assalgono e mi divorano e inizio a pensare che non posso pensare a me stessa perchè mia mamma e i miei fratelli hanno sofferto tanto ed sono arrabbiata...molto arrabbiata perchè alla fine di tutto abbiamo perso tutti ed ora consapevole che chi ci doveva amare più al modo ci ha fatto più male dobbiamo risalire ma non è facile..mi accorgo si essere aggressiva a volte con i miei amici, ma a loro non riesco a dire tutto anzi quasi nulla coem faccio a spiegare che il mio mondo interiore è devastato perchè non mi hanno mai insegnato a saper controllare le emozioni negative e positive..ora sono in balia delle mie emozioni come lo ero allora...che faccio? E di certo le telefonate di mio padre che mi piange al telefono e che mi colpevolizza sul fatto che lo abbiamo buttato fuori non aiuta..e mia madre e li che aspetta come una bambina che decidiamo noi sul suo e nostro futuro...sono stanca..non sono come tranquillizare i miei fratelli..ho paura che mia madre lo rivoglia a casa solo per non dipendere dai miei fratelli... ed io sono stanca... cerco di farmi vedere dai miei forte,non ho mai pianto davanti a loro perchè già c'era mia mamma che lo faceva ...dovevo essere io la parte più forte pechè mia mamma piangeva e i miei fratelli dovevavo avere una persona un pò più serena ma ora sono stanca sento che sto per crollare... "

    Mi ha molto colpita la frase "Chi ci doveva amare più al mondo, ci ha fatto più male...".
    Un marito violento è anche tante volte un padre violento.


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